Ciao a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo articolo! Sono Gabriele di ImprenditoreDigitale.net e oggi voglio parlarvi di Criptalia, una piattaforma di peer-to-peer lending al 100% italiana basata sulla blockchain!
Come vi dicevo, voglio parlarvi oggi di Criptalia, una piattaforma di peer-to-peer lending un po’ particolare. Da tempo stavo aspettando di trovare una piattaforma del genere, perché:
In tutti questi punti, le alternative dell’est europa (ad eccezione di Bondora) mi avevano lasciato un po’ perplesso.
Criptalia, invece, sembrava rispondere a tutte le caratteristiche che cercavo. Dopo aver sentito parlare per la prima volta di Criptalia, ho deciso di documentarmi un po’, fino a che non ho deciso di iniziare ad investire su questa piattaforma (trovate i dettagli sul mio primo investimento a fine articolo).
Per prima cosa, volevo soffermarmi sull’aspetto del target di Criptalia. Generalmente sulle piattaforme di p2p lending, è possibile trovare ogni tipo di prestito. Al contrario, criptalia ha deciso di soffermarsi soltanto sui prestiti ai business, e la trovo una scelta davvero ottima, soprattutto in un’ottica di trasparenza.
Nella scheda dell’investimento, è possibile vedere un report molto molto dettagliato sul business su cui vogliamo investire. Ma non è tutto: è addirittura possibile richiedere al team di avere accesso ai bilanci.
Valutando il mio secondo investimento sulla piattaforma, infatti, mi sono imbattuto in un prestito che a mio avviso aveva del potenziale, ma volevo verificare un paio di aspetti che non mi convincevano. Così ho chiesto di poter accedere ai bilanci. Dopo pochi minuti, il team me li ha inviati per e-mail.
Su Criptalia, al momento, è fare due tipi di investimento:
Il loan, generalmente ha una durata superiore e rimborsa ogni mese gli interessi e parte del capitale prestato.
Il bond, al contrario, ha una natura cedolare, e rimborsa ogni mese soltanto gli interessi, per poi rimborsare tutto il principale alla scadenza del prestito.
Uno degli aspetti più interessanti di Criptalia è il fatto di essere basata sulla blockchain. O meglio, per il momento ha fatto un timido accenno di basarsi su questa tecnologia. Vediamo perché!
Quando si decide di acquistare un debito su Criptalia, in realtà non si acquista il debito in sé, ma bensì dei token che hanno un determinato controvalore: ad esempio un token può valere 1€.
Tali token vengono effettivamente scritti nella blockchain di ethereum, come potete vedere, ad esempio, nell’investimento che ho fatto io.
Chi richiede il prestito, eroga questo token, che ci dà diritto a riavere il principale prestato e allo stesso tempo di maturare degli interessi mensili il principio.
Ma allora perché ho detto che è un timido tentativo? Di fatto al momento non esiste, ad esempio, la possibilità di scambiarsi i token, quindi Criptalia è basata sulla blockchain solo per registrare il diritto ad ricevere il rimborso dei prestiti, ma non è possibile scambiarsi tale diritto, e non è possibile vendere i token e il diritto che si ha a ricevere gli interessi mensili.
Essere basati sulla blockchain, a mio avviso, dovrebbe significare non dipendere da una piattaforma (centralizzata) per poter scambiare i propri token.
Inoltre, sarebbe molto interessante se la restituzione del capitale fosse regolamentata da smart contracts.
Va anche detto, però, che Criptalia sta lavorando ad un mercato secondario, e quindi a breve sarà possibile vendere tale diritto all’interno della piattaforma.
Nel mio immaginario l’ideale sarebbe raggiungere un livello in cui questo meccanismo fosse fattibile anche all’esterno della piattaforma, e quindi dove sia possibile scambiare i token con gli amici o con altre persone in modo del tutto decentralizzato, ma credo che prima o poi ci arriveremo, e questa sarebbe veramente una rivoluzione.
Ma veniamo alla sicurezza: la domanda che immagino che tutti vi stiate facendo: ma Criptalia è sicura?
Come ogni nuova piattaforma, non si può trascurare il rischio che la stessa fallisca, che si aggiunge al rischio intrinseco che il prestito erogato non venga poi restituito.
Tuttavia, al momento, Criptalia sembra essere piuttosto solida, e sembra un azienda molto affidabile. Quando ho avuto modo di contattare il team, si sono rivelati molto attenti e molto preparati, e un buon team è spesso garanzia di una buona azienda.
Inoltre, quello che mi lascia un po’ sperare è il fatto che questo infatti che, essendo basata sulla blockchain, il diritto di riavere il capitale dovrebbe essere garantito direttamente dal fatto di possedere il token. Questo dovrebbe, almeno in teoria, bypassare il rischio di fallimenti di criptalia, anche se non credo che la normativa italiana sia molto avanti in termini di legislazione legata alla blockchain.
Per quanto riguarda le aziende presenti sulla piattaforma, criptalia è molto selettiva e fa tutta una serie di valutazioni sulla stabilità dell’azienda. Ad esempio, criptalia scarta a priori di aziende che nel bilancio precedente si sono dimostrate in perdita. quindi sono tutte aziende che
Inoltre criptalia assegna ad ogni prestito uno score che va da A a D a seconda del livello di rischio a cui ci si espone prestando dei soldi ad una determinata azienda.
Ma veniamo agli interessi. Quanto sono alti?
Devo dire che uno degli aspetti che mi. è piaciuto di più di criptalia sono proprio gli interessi. Non credevo che un’azienda italiana potesse garantire tassi di interesse simili:
Si parla di un 7%, 8% o addirittura 9% annuo, che è veramente tantissimo nel panorama del p2p lending. Ricordiamoci che parliamo di aziende che operano in Italia, e quindi effettivamente rispetto al rischio (che è moderato) si ha un ritorno veramente interessantissimo.
Il ritorno, va detto, è lordo, quindi al netto delle tasse (26%, in quanto capital gain), ma è comunque davvero ottimo!
Ma veniamo ai costi. Normalmente ci sono sempre dei costi in queste piattaforme, e spesso anche nascosti, giusto? Beh, in questo caso sembra proprio di no! Criptalia è totalmente gratuita per gli investitori. Se vedete un interesse del 7%, state pur certi che vi spetterà esattamente quella percentuale. Infatti, la piattaforma guadagna dalle aziende offrendo i propri servizi.
Addirittura (e questa è una chicca che poche piattaforme hanno) non avrete alcun costo di commissione pagando con carta.
Ma adesso vi lascio al tutorial dove faccio il primo investimento su Criptalia. Come vedrete è davvero semplicissimo!
E anche per oggi ragazzi è tutto! Spero che la recensione vi sia stata utile! Personalmente, come avrete capito, credo che Criptalia sia un ottimo progetto con alle spalle un buon team, che paga solo il fatto di aver tutto da dimostrare, ma sono certo che continueremo a sentirne parlare!
Vi invito a lasciarmi un like e soprattutto a iscrivervi al canale per ricevere tutti gli aggiornamenti! Fatemi sapere nei commenti che ne pensate di Criptalia e, se avete investito, quale è stata la vostra esperienza.
Bondora: come funziona? È sicura? Scopriamolo insieme!
Ciao a tutti ragazzi, sono Gabriele di ImprenditoreDigitale.net e oggi voglio parlarvi di Bondora, una delle più note piattaforme di peer-to-peer landing.
Nel 2018, dopo la bull run dei mercati finanziari, ho iniziato a guardarmi intorno per identificare nuove strategie di investimento. I prezzi sull’azionario erano saliti alle stelle, e temevo che prima o poi la bolla sarebbe scoppiata. A metà 2019, ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del peer to peer lending, e devo dire che Bondora è una delle migliori soluzioni che ho trovato fino ad ora.
Per chi non lo sapesse, il peer to peer landing è un tipo di investimento che consente all’investitore di prestare soldi direttamente a chi ne ha bisogno, in cambio di tassi di interesse più o meno alti, in base al profilo di rischio.
Ma parliamo un po’ di Bondora. Bondora è una piattaforma di peer-to-peer lending con base in Estonia, fondata nel 2009. Ho dato un’occhiata agli ultimi bilanci, e mi sembrano piuttosto buoni, Bondora gode di buona salute e sta crescendo molto rapidamente, anno dopo anno. Un punto a favore!
Se guardiamo le statistiche della piattaforma, possiamo osservare diversi dati interessanti: ad oggi, sono stati investiti oltre 360 milioni di euro, con un rendimento medi del 10,6%!
Bondora offre 3 tipi di investimento, in base alle nostre esigenze:
Personalmente credo che l’ultimo sia il migliore, perché ci da la possibilità di avere un portafoglio equilibrato, bilanciato e immediatamente liquidabile, in cambio di un tasso di interesse niente male.
Infatti, sia in Portfolio Manager che in Portfolio Pro, eventuali default dei prestiti non saranno coperti, a differenza di altre piattaforme di peer-to-peer lending.
Ma come funziona il profilo di investimento Go&Grow su Bondora? È molto semplice: non si deve far altro che trasferire i soldi che vogliamo investire sulla piattaforma. Puoi farlo, ad esempio, tramite bonifico, o, se preferisci, con carta senza pagare alcuna commissione. E proprio la semplicità del trasferimento dei fondi su Bondora è uno dei più grandi punti forza della piattaforma.
Addirittura, se volete, potete impostare dei trasferimenti automatici con cadenza settimanale oppure mensile, in modo di far crescere il vostro investimento su Bondora senza troppi pensieri.
Una volta impostato il trasferimento, i vostri soldi saranno immediatamente disponibili nel vostro portafoglio Go&Grow, e già dal giorno successivo inizieranno a “lavorare” per voi, aumentando di qualche centesimo giorno dopo giorno.
Potete anche decidere di creare portafoglio differenti con finalità diverse. Ad esempio, io generalmente ne ho uno di lungo termine, che non toccherò per i prossimi anni e che andrò ad incrementare di tanto in tanto, anche sfruttando i vantaggi dell’interesse composto, e poi ne ho altri dove accumulo soldi per spese accessorie.
Ad esempio, solitamente verso una cifra mensile per coprire le spese dei miei viaggi. Una volta che devo comprare un volo aereo o pagare un hotel, prelevo la cifra di cui ho bisogno e la impiego per il viaggio. Questo approccio ha due vantaggi differenti:
Il rendimento atteso, come dicevo prima, è del 6,75%, che è molto alto, considerando la poca fatica richiesta, e verrà erogato giorno dopo giorno.
Ovviamente, trattandosi di un interesse atteso, non è certo che sarà esattamente così. Potrebbe capitare che alcuni anni sia un po’ superiore e che altri sia un po’ inferiore.
Qualcuno potrebbe dirmi che il rendimento è più basso rispetto ad altre piattaforme di peer-to-peer landing o anche rispetto agli altri profili su Bondora (quindi Portfolio Manager e Portfolio Pro).
E questo è senza dubbio vero, ma dovete anche considerare che questo investimento ha dei ritorni passivi, e non vi richiede alcuno sforzo. Non dovrete, ad esempio, mettervi a scegliere ogni singolo prestito, perché Bondora lo farà per voi. Inoltre, non avrete il rischio che un singolo prestito risulti insolvente (e quindi il rischio di perdere i soldi investiti), perché le perdite saranno coperte dagli investimenti che invece andranno a buon fine.
E in tutto questo, non va sottovalutato un altro enorme vantaggio: la liquidità. Infatti, investendo con Bondora, potrete prelevare i vostri soldi in qualsiasi momento, senza necessariamente attendere che i prestiti siano conclusi.
Ma quindi Bondora é perfetta? Purtroppo, come sempre, non è tutto oro ciò che luccica.
Il principale aspetto negativo di Bondora è il rischio. Come ogni investimento, Bondora non è esente da rischi. In questo caso, i rischi legati alla piattaforma, sono due:
Un altro contro, se così si può dire, è il fatto che il ritorno sull’investimento del 6,75% del profilo Go&Grow è basso se, paragonato ad altre piattaforme o ad altri tipi di investimento.
In generale, però, devo dire che a mio avviso offre un ottimo rapporto di rendimento/rischio.
Un ultimo aspetto negativo, se proprio vogliamo trovare il pelo sull’uovo, è la commissione di 1€ per il prelievo, ma bisogna proprio sforzarsi, perchè onestamente i costi su Bondora mi sembrano davvero irrilevanti.
Ed eccoci alle conclusioni: nel complesso cosa ne penso di Bondora? È una buona scelta? È migliore o peggiore delle altre piattaforme di peer-to-peer lending?
In generale credo che Bondora rappresenti un’ottima soluzione di investimento, una tra le migliori. Ovviamente a mio parere va affiancata ad altri tipi di investimento, e sarebbe meglio non investire una percentuale troppo elevata del proprio portafoglio di investimento nel peer-to-peer lending.
Riassumento, i principali pro di Bondora sono:
Mentre i principali contro di Bondora sono:
Ovviamente i miei non sono consigli finanziari, ma vi sto parlando solo a scopo informativo. Quanto ho detto è basato sulla mia esperienza personale, e ognuno dovrebbe investire soltanto in base alla propria esperienza e alle proprie possibilità.