Come creare un MVP: la guida step by step


Ciao, oggi ti voglio parlare di un argomento un po’ diverso: come creare un MVP (minimum viable product).

Il minimum viable product (probabilmente ne avrai già sentito parlare) è un tema molto presente in ambito Startup, ed è stato reso celebre da Eric Ries (autore di Lean Startup Model, uno dei libri più importanti per chi vuole fare startup). 🚀

Creare un MVP: la guiida

L’MVP può essere definito come il prodotto con il più alto ritorno sull’investimento (ROI) in rapporto al rischio.

Il minimum viable product è il prodotto con più alto ROI in rapporto al rischio

Fatte le dovute premesse, direi che possiamo iniziare: in questo articolo voglio parlarti degli step che intraprendo per sviluppare un MVP.

Come creare un MVP

Al di la della definizione “accademica”, purtroppo ti renderai conto che nella vita reale stimare correttamente il ritorno nell’investimento, e questo mi porta a concentrarmi ancora di più su un fattore che invece possiamo stimare controllare: il tempo. E in questo caso, parlo del tempo di sviluppo dell’MVP. ⏰

Minimizzando il tempo si minimizza il rischio.

Per il 2020, mi sono dato una challenge: creare un MVP ogni mese. Non deve trattarsi ovviamente del nuovo facebook o del nuovo unicorno (startup con capitalizzazione di almeno un miliardo). Quello su cui voglio concentrarmi è invece l’apprendimento, a partire dall’esperienza e dagli errori.

Per riuscirci, ho individuato una strategia divisa in quattro semplici fasi: l’analisi, lo sviluppo, il test e la valutazione.

1. Creare un MVP: la fase di Analisi

Quando vuoi creare un MVP, la prima fase che devi seguire è la fase di analisi. Si basa sull’analisi di due fondamentali requisiti di un’idea di business:

  • il progetto base non deve richiedere tempi di sviluppo superiori a 48-72h;
  • il progetto deve essere facile da promuovere e con una strategia di promozione low-cost (massimo 100-200€ per il primo mese), definita già prima di iniziare lo sviluppo.

Se i requisiti vengono soddisfatti, puoi iniziare a lavorare sul progetto, altrimenti scarta il progetto e inizia ad analizzarne un altro.

Semplice no?! Sicuramente può sembrarti una strategia “rozza” e di certo non tiene conto di alcuni aspetti importanti, ma sono certo che la semplicità stia alla base di ogni business di successo.

Regole semplici portano a risultati chiari.

Leggi anche: 5 idee di business per il 2020

2. Creare un MVP: la fase di Sviluppo

Su questa fase c’è poco da dire. Lo scopo è quello di sviluppare il progetto base. Dev’essere un progetto più o meno funzionante e che rappresenti, in una versione molto semplificata, il progetto finale.

Personalmente, soprattutto se sei alle prime armi, non ti consiglio di impiegare più di 48-72h per sviluppare l’MVP. Il perfezionismo è il più grande nemico in questi casi.

Ah, e ricordati di non innamorarti troppo del tuo progetto, rischieresti di avere una visione distorta della realtà e di pentirtene.

3. Creare un MVP: la fase di Test

La fase di test dura un mese. Durante questa fase, dovrai mettere in atto la strategia stabilita nella fase di analisi, impiegando le risorse che mi ero prefissato di utilizzare (in termini di tempo e denaro).

Una volta completata la fase di test, è il momento di tirare le somme. Il progetto ha funzionato oppure no?

E’ importante dare una risposta chiara a questa domanda: un progetto può avere funzionato oppure non avere funzionato. Il più grande pericolo è quando un’idea funziona abbastanza, ma potrebbe andare meglio. Spesso, in quei casi, sei indotto ad avere false speranze che andrà meglio in futuro, ma ti dico per esperienza che raramente è così: proseguire a quelle condizioni è solo uno spreco di risorse e di energie. Per fare business, è fondamentale essere pragmatici.

4. La fase di valutazione di un Minimum Viable Product

Se un progetto “passa” la fase di testing, è il momento di incrementare i tuoi sforzi fatti nel promuoverlo ed implementare eventuali strategie di promozione aggiuntive.

Se, al contrario, un progetto non avesse avuto successo, è il momento di interrogarsi sul perché:

  • il prodotto/servizio non è sufficientemente di qualità?
  • hai sbagliato strategie di promozione?

Qualunque sia la causa, se riesci ad individuarla puoi cercare di migliorare il tuo progetto, rimuovendone gli aspetti negativi. Se decidi di dare un’altra chance al tuo progetto, non dovrai far altro che ripetere le tre fasi di nuovo.

Se invece non riesci a individuare nessuna criticità, forse il prodotto/servizio non funziona perché non è interessante. Purtroppo non tutte le idee sono destinate ad avere successo! Ma non preoccupare, il fallimento è parte del processo di apprendimento: è giunto il momento, per te, di trovare una nuova idea di business e applicare le strategie di cui ti ho parlato sopra.

In bocca al lupo! 🍀 Fare business non è per tutti, ne avrai davvero bisogno!