I mercati sono in una bolla speculativa nel 2021? C’è chi dice che si, siamo in una bolla dei mercati finanziari, chi invece sostiene che i prezzi attuali sono normali, data la quantità di liquidità emessa dalle banche centrali e i tassi a zero.
E poi c’è chi come me non ci ha capito assolutamente niente.
Allora, come sempre, ho analizzato i grafici e ho cercato di trovare una risposta a questa domanda: i mercati sono in una bolla speculativa?
In questo articolo cercherò di spiegare perché potremmo essere in una bolla speculativa, ma anche perché le attuali valutazioni dei mercati potrebbero essere del tutto normali.
Al di là di come la vediamo, una cosa è certa: al momento i mercati sono sopravvalutati sotto ogni logica.
Infatti, qualunque indicatore utilizziamo, notiamo come sia ai massimi storici, superando in molti casi i livelli che aveva prima della crisi del 1929, prima della bolla delle dot-com del 2000 e prima della bolla dei mutui subprime del 2007.
In particolare, ad accendere i campanelli di allarme sono 2 indicatori:
Incredibile vero? E questi sono soltanto due degli indicatori che indicano che i mercati sono fortemente sopravvalutati.
Ma cerchiamo di analizzare altri fattori, per capire se i mercati sono davvero così sopravvalutati.
Abbiamo visto che tutti gli indicatori sono ai massimi di sempre, e storicamente questo ci dice che i mercati potrebbero essere sopravvalutati, e di molto anche.
Però è anche vero che ci sono circostanze diverse, che potrebbero giustificare questo fenomeno:
Ovviamente acquistare oggi a prezzi più alti significa avere rendimenti inferiori in futuro, ma sembra essere al momento un male accettabile, dato che non ci sono alternative migliori.
Addirittura Robert Shiller, a partire da questo nuovo scenario ha rivisto il suo CAPE Indicator, e ne ha identificato uno nuovo: l’excess CAPE, che misura, a partire proprio dal vecchio Indicatore CAPE, se e quanto gli stock siano più convenienti dei bond, e al momento, nonostante i prezzi, rendono ancora decisamente più dei bond.
A fronte di queste analisi, lascio a voi le interpretazioni. Una cosa è certa però: se la politica monetaria aggressiva portasse a crescere l’inflazione, difficilmente la fed potrebbe lasciare i tassi a zero. Questo porterebbe le obbligazioni ad essere di nuovo attrattive, e quindi a riversarci di nuovo capitale, spostandolo dall’azionario, facendolo crollare.
Quindi comunque lo si voglia vedere, il rischio di essere in una bolla speculativa c’è ed è concreto.
E quindi come conviene comportarsi di fronte al rischio di un crollo dei mercati? Ne ho parlato nel mio video, dove vi spiego anche cosa ho intenzione di fare io per proteggermi da questa incertezza!